passato un po' di tempo e con l'obiettività riacquistata grazie alla riflessione, vorrei sottoporre all'attenzione dei presidenti la questione della scarsa lealtà alle consuetudini fantacalcistiche dimostrata dal neofita Maestosi.
Violando la prassi non scritta, ma sempre rispettata da tutti noi nello svolgimento dell'asta iniziale, il presidente della L. V. Beethoven ha acquistato Manninger, secondo portiere della Juventus, senza aver comprato Buffon (e senza poi comprarlo successivamente), creando un notevole disagio al mio allenatore nella scelta di chi schierare tra i pali e constringendomi ad andare sul mercato in posizione di assoluto bisogno, per trovare qualcuno disposto a un prestito che mi consentisse di disporre di un titolare in porta.
La fortuna ha voluto che il presidente Raimondo accettasse, ma non ha impedito che egli si giovasse della posizione forte nella trattativa consegnandomi un ex romanista non certo brillante come Antonioli e un votato alla panchina come Lanzafame.
Il fatto è grave, al di là delle difficoltà in cui sono incorso, perché rappresenta un precedente che potrebbe ripetersi nelle aste successive. Nessun presidente prima, nemmeno i nuovi arrivati, aveva fatto aste per i secondi portieri. Non considero il caso sottopostomi da Almonte di Toldo-Julio Cesar, perché all'inizio dell'anno in quel caso non c'era certezza su chi fosse il titolare designato dell'Inter. E lo stesso può ben dirsi per Dida-Abbiati-Kalac.
Finora chi pagava 80 mld per Buffon, Frey o Julio Cesar sapeva che avrebbe potuto pagare 1 mld per il rispettivo n. 12, e quindi era disposto anche a pagare cifre elevate per titolari di livello. Ora la scelta sarà tra comprare ad alto prezzo, e poi essere potenzialmente costretti a pagare cifre anche alte pur di non rischiare il buco in porta, o non comprare, facendo scendere le quotazioni dei migliori portieri e quindi falsando in qualche modo il mercato; si potrebbero vedere dei Rubinho (forte, per carita) pagati poco meno di un Julio Cesar, quando è evidente che il loro rendimento rispettivo è molto diverso. Pagare uguale i forti e i mediocri.
Il caso del portiere è del resto unico: in un'asta a 10 è quasi certo che il terzo portiere non sarà un titolare, per cui chi, come me, si trovasse a comprare un titolare forte ma sfortunatamente indisponibile, potrebbe facilmente non avere altri titolari da schierare. La soluzione non può essere, come mi si potrebbe obiettare, comprare il titolare di un'altra squadra: se lo si facesse, il resto dei reparti sarebbe compromesso.
per cui si arriva al risultato paradossale: chi compra Buffon o Julio Cesar è svantaggiato anziché avvantaggiato dall'asta. Ha senso?
Sollecito le vostre opinioni
Violando la prassi non scritta, ma sempre rispettata da tutti noi nello svolgimento dell'asta iniziale, il presidente della L. V. Beethoven ha acquistato Manninger, secondo portiere della Juventus, senza aver comprato Buffon (e senza poi comprarlo successivamente), creando un notevole disagio al mio allenatore nella scelta di chi schierare tra i pali e constringendomi ad andare sul mercato in posizione di assoluto bisogno, per trovare qualcuno disposto a un prestito che mi consentisse di disporre di un titolare in porta.
La fortuna ha voluto che il presidente Raimondo accettasse, ma non ha impedito che egli si giovasse della posizione forte nella trattativa consegnandomi un ex romanista non certo brillante come Antonioli e un votato alla panchina come Lanzafame.
Il fatto è grave, al di là delle difficoltà in cui sono incorso, perché rappresenta un precedente che potrebbe ripetersi nelle aste successive. Nessun presidente prima, nemmeno i nuovi arrivati, aveva fatto aste per i secondi portieri. Non considero il caso sottopostomi da Almonte di Toldo-Julio Cesar, perché all'inizio dell'anno in quel caso non c'era certezza su chi fosse il titolare designato dell'Inter. E lo stesso può ben dirsi per Dida-Abbiati-Kalac.
Finora chi pagava 80 mld per Buffon, Frey o Julio Cesar sapeva che avrebbe potuto pagare 1 mld per il rispettivo n. 12, e quindi era disposto anche a pagare cifre elevate per titolari di livello. Ora la scelta sarà tra comprare ad alto prezzo, e poi essere potenzialmente costretti a pagare cifre anche alte pur di non rischiare il buco in porta, o non comprare, facendo scendere le quotazioni dei migliori portieri e quindi falsando in qualche modo il mercato; si potrebbero vedere dei Rubinho (forte, per carita) pagati poco meno di un Julio Cesar, quando è evidente che il loro rendimento rispettivo è molto diverso. Pagare uguale i forti e i mediocri.
Il caso del portiere è del resto unico: in un'asta a 10 è quasi certo che il terzo portiere non sarà un titolare, per cui chi, come me, si trovasse a comprare un titolare forte ma sfortunatamente indisponibile, potrebbe facilmente non avere altri titolari da schierare. La soluzione non può essere, come mi si potrebbe obiettare, comprare il titolare di un'altra squadra: se lo si facesse, il resto dei reparti sarebbe compromesso.
per cui si arriva al risultato paradossale: chi compra Buffon o Julio Cesar è svantaggiato anziché avvantaggiato dall'asta. Ha senso?
Sollecito le vostre opinioni